Mistero Galbanino. Risolto l’arcano dello spot.

Finalmente svelato il mistero della pubblicità che indica Erice e mostra Martina Franca. In una comunicazione dell’ufficio stampa della Galbani l’arcano che per giorni ha tenuto banco in città e sul web. Nel comunicazione si legge che lo spot doveva essere inizialmente girato interamente in Sicilia, ma per un problema “tecnico” la troupe è stata costretta a rimanere in Puglia. Da qui la scelta, dati i tempi di consegna e di messa in onda dello spot, di girare la parte rimanente del film in Puglia, a Martina, per poi montare insieme i pezzi.

Da qualche giorno lo spot che passa in tv è modificato, manca la parte con l’insegna stradale. È vero che si sono accorti dell’errore, ma nel frattempo lo spot incriminato è andato in onda per parecchi giorni.

Poco male, era solo la pubblicità di un formaggio fuso buono per i panini. Solo che è diventato un argomento di sgomento, di indignazione. C’è chi proponeva di boicottare lo spot, chi di non comprare più Galbani, chi cambiava canale ogni volta che passavano le immagini in tv.

In sintesi si diceva che era un’offesa alla città.

Un’offesa alla città.

Una città sventrata dai cantieri edili di dubbia legittimità.

Una città che vede la propria classe dirigente galleggiare ignorante nella propria inerzia.

Una città che ha i dirigenti comunali accusati di essersi decuplicati indebitamente gli stipendi.

Una città il di cui sindaco dichiara di essersi abbassato lo stipendio quando in realtà ha semplicemente eseguito una direttiva ministeriale.

Una città la cui giunta stanzia 390000 euro per mettere le telecamere di videosorveglianza.

Una città in cui non si riesce a fare un concorso pubblico che non sia truccato, inquinato, falsato, venduto dalla solita cricca di mediocri baroni che sono sempre lì (se volete vi do l’indirizzo).

Una città che ha perso il suo tessuto produttivo, con migliaia di operai disoccupati, con decine di imprese fallite, famiglie sul lastrico.

Una città che si indigna perché non viene citata nella pubblicità di un formaggino.

Bene, almeno una cosa l’abbiamo risolta.

PS: pare che dell’errore geografico ce ne siamo accorti solo noi, dato che qui, in un articolo di una testata web del nord barese in cui si parla dell’attrice che interpreta la mamma nello spot, non si siano resi conto che le immagini si riferissero a Martina. Ci dispiace un po’ anche per loro.

11 thoughts on “Mistero Galbanino. Risolto l’arcano dello spot.

  1. Non vorrei sbagliare… ma il Galbanino non è quel formaggio finito sotto inchiesta perché fatto dagli scarti marci e ammuffiti dell’industria lattiero-casearia? Come dire, un marchio ormai uso a vendere cavoli per fiori.
    Aggiungerei anche un’altra piccola riflessione: come mai era stata approvata la richiesta di girare a Martina scene che poi assemblate con altre sarebbero state identificate con Erice? E’ evidente che negli Uffici Comunali si sono preoccupati solo di incassare il dazio, senza preoccuparsi per cosa stavano cedendo l'”immagine” della città… Il vero scandalo è qui: un patrimonio dilapidato da quattro cafoni. Fino a quando?!

  2. In data 13/09 ho segnalato con indignazione all’ufficio stampa Galbani responsabile Pamela Cardone l’errore, in data 27/09 mi ha risposto nei termini su citati, tale risposta è poi stata da me inoltrata al Comune di Martina Franca pubblica istruzione in data 27/09 alla Sig.ra Celi Consiglia, quindi caro Daniele Durante non sei stato il solo forse sei stato l’ultimo ad accorgetene a questione già risolta.

  3. per Maria:
    sono d’accordo su tutta la linea. Anche se non reputo gravissimo l’accaduto.

    per ESPOSITO GENNARO:
    primo: ha fatto benissimo a segnalare l’errore, solo che non capisco perchè l’abbia fatto notare al Comune e non ha fatto una lettera ai giornali, per esempio, dato che è un argomento che interessa i cittadini e non solo gli assessori.
    secondo: il fatto che io non sia stato il solo mi fa piacere, vuol dire che ci sono in giro persone senzienti in grado di attivarsi per risolvere i problemi. Il fatto che io sia stato l’ultimo, non rappresenta un problema, almeno per me, dato che la primogenitura non mi è mai interessata.
    terzo: non mi chiamo Daniele Durante, ma Massimiliano Martucci, come può leggere negli altri post: se avesse messo la stessa attenzione nel leggere il blog e non solo a farmi notare di essere stato l’ultimo, non avrebbe fatto questo grossolano errore.

  4. per MASSIMILIANO MARTUCCI:
    primo: mi scuso con Daniele Durante per averlo citato senza motivo.
    secondo: non ho voglia di entrare in polemica con Massimiliano Martucci, volevo semplicemente far rilevare l’inesattezza dell’affermazione cito dal blog: ” BENE ALMENO UNA COSA L’ABBIAMO RISOLTA”.

  5. ho appena letto alcune considerazioni riguardo alla vicenda della galbani. preciso un paio di cose: ce n’eravamo accorti anche noi, e da settimane, che c’era lo spot in onda con il nome erice e le immagini di martina franca, tanto che ci fu una pronta dichiarazione alla stampa da parte del sindaco e un chiarimento con il locaion manager. in quanto a ciò che è scritto (se non ho letto male) da daniele durante, non sto ad opinare le considerazioni, libere, di ognuno sulle cose fatte (o malefatte) dall’amministrazione pubblica, ma tengo a precisare che la giunta non ha stanziato 390 mila euro per la videosorveglianza. davvero un chiarimento senza alcuno spirito polemico, grazie per l’ospitalità. (agostino quero-addetto stampa del sindaco)

  6. Vorrei solo segnalare che la litoranea che si vede nella prima scena è quella pugliese fra otranto e santa cesarea terme…:)

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  8. Signori,
    mi compiaccio di leggere che esistono persone che hanno voglia di migliorare le cose intorno a loro. Colgo questo aspetto in ogni vostro commento e questo è lo spirito giusto con cui si deve andare avanti. Con spirito critico e agendo con onestà piano piano si riuscirà ad essere d’esempio anche per quanti non fanno caso a nulla e non tengono a conquistarsi uno spazio se non attraverso una raccomandazione pensando che i meriti non siano valutati da alcuno.
    Mi ero incuriosita per la pubblicità ed ho scoperto grazie a voi della diatriba. Potete essere fieri della vostra città e, a onor del vero, anch’io credo che dovrebbe esserle apertamente e pubblicamente riconosciuta una tale bellezza invece di camuffarla per questioni di copione giustificando il mancato tributo con un comunicato stampa privo di senso.

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