Il silenzio non rende onore al lavoro e alla vita di Vittorio Arrigoni. Il silenzio l’ha ucciso, complice terribile di dinamiche criminali. Chi sta zitto è vigliacco, o forse, semplicemente, non ha capito. Perchè Vittorio Arrigoni è stato ucciso e forse non è un caso. Perchè adesso chi ci racconterà puntualmente la lotta dei palestinesi contro l’occupazione israeliana, chi conterà le vittime e le chiamerà per nome, ad una ad una, esseri umani strappati alla terra e contati come numeri dell’infinito abaco della morte?
Chi?
Il silenzio ha ucciso Vittorio Arrigoni. Ma anche la nostra incapacità di raccogliere il grido di dolore che da quella terra si alzava ogni giorno, muezzin di sangue che non abbiamo voluto fare nostro.
Vittorio Arrigoni è morto, raccontato come un pacifista mentre lui era la nostra coscienza. Nessuna inchiesta gli renderà giustizia (a proposito, l’Italia non chiederà conto della sua morte?), chi ci ricorderà del dovere morale di pretendere pace e giustizia per la Palestina, soprattutto per la Palestina, per tutte le Palestine del mondo?
Non è arrivato forse il momento di alzare il volume, di chiedere conto del dolore, di pretendere giustizia, di lottare?
Quanto ancora riusciremo ad accettare? Quante lacrime abbiamo ancora da versare?
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=H0kJLW2EwMg]
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http://www.forumpalestina.org/news/2011/Aprile11/15-04-11StateAllaLarga.htm